Mi piace definirmi come una persona “diversamente ordinata”: non riesco a tenere nulla conforme il comune senso dell’ordine (scrivania, casa, macchina, borsa, ecc.), ma in quello che per gli altri è “disordine” io ci sguazzo a meraviglia e so perfettamente dove e come trovare le singole cose. La volta che, invece, decido “questo lo metto qui, così sicuro lo trovo, già che è in ordine”, beh posso esser certa che la volta che mi servirà e lo cercherò, non lo troverò.
Visti i continui borbottii in ufficio avevo anche stampato la frase a me tanto cara che viene attribuita ad Einstein e che non posso non riportare anche qui:
Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa sarà segno allora una scrivania vuota?
Detto ciò, l’ordine continua ad avere il suo fascino su di me, vedi il post sullo space clearing e quello sulla family command center. Quindi, ogni volta che trovo delle idee che possano aiutarmi ad essere un po’ più ordinata, le studio affascinata e cerco di metterle in pratica, nonostante lo scarso tempo a disposizione, perché che che se ne dica, esser ordinati richiede un’enormità di tempo a disposizione (… sì, Dany e sì, Andrea, questo è il motivo per cui faccio fatica ad esserlo: la carenza di tempo!).
E qui veniamo all’oggetto del post: la bullet journal! Se provate a fare qualche ricerca su Pinterest trovate davvero milioni di ispirazioni irresistibili. Ma partiamo dall’inizio.
Cos’è?
La Bullet Journal (o anche BuJo) è una metodologia inventata da Ryder Carroll, un digital product designer di Brooklyn con difficoltà di apprendimento che fin da piccolo ha cercato di compensarle con metodi alternativi che lo rendessero più concentrato e produttivo. Nel suo intervento alla TEDx “How to declutter your mind” lo si può vedere ed ascoltare mentre spiega la sua metodologia.
La BuJo è un’agenda costruita sulle proprie esigenze che consente di mettere ordine nella moltitudine di impegni, idee, memo, ecc. Detta così, non sembra nulla di che, lo convengo. Tuttavia, la possibilità di impostare l’agenda secondo le nostre esigenze non è una cosa da sottovalutare, perché la BuJo consente di fare una sorta di space clearing di progetti, idee, attività, traguardi e, appunto, “ogni cosa ha il suo posto e c’è un posto per ogni cosa”. Inoltre, scrivere a mano aiuta a ricordare meglio gli impegni e le scadenze che non facendolo via smartphone o PC.
Se poi si è anche brave a disegnare, le Bullet Journal si trasformano in vere opere d’arte. Ecco qualche immagine della BuJo di Alessandra di A casa di Buba (se non conosci il suo blog, è arrivato il momento di farci una salto!)

Ale è talmente brava che la sua bimba le ha chiesto di farle il diario per questo anno scolastico. Qui potete vedere il video.
Occorrente
Ma cosa serve per poterla costruire? Dipende da come vuoi impostare la BuJo. Se vuoi fare qualche cosa di minimalista, senza troppi fronzoli, disegni o colori, allora ti bastano un quaderno e una penna o pennarello.
Diversamente, se vuoi dar voce a tutta la tua creatività, allora la lista si allunga e ti servono:
- 1 quaderno
- 1 matita
- 1 gomma
- pennarelli brush possibilmente a doppia punta, tipo gli Zebra Mildliner e/o i Tombow
- matite colorate
- washi tape come questi
La scelta del quaderno è molto soggettiva. L’idea è di riuscire a portarsela dietro in modo da averla sempre a portata di mano. Io mi ero lasciata affascinare dall’idea di utilizzare il taccuino “ufficiale” delle bullet journal, ossia una Leuchtturm1917.
Io l’ho scelta in formato A5, copertina rigida e con pagine bianche. Di comodo ha che le pagine sono numerate e vengono utili quando si deve fare l’indice, ma devo dire che alla fine la trovo poco pratica, perché pesante. Inoltre, la pagina bianca mi fa scrivere in maniera un po’ sbilenca, quindi, ti suggerirei di prendere un taccuino che abbia le pagine puntinate: non danno fastidio come righe e quadretti e riesci comunque a scrivere diritto.
Nella scelta del quaderno, poi, si deve tener conto dello spessore delle pagine per evitare che quanto scritto sul fronte della pagina trapassi e si veda anche sul retro.
Le caratteristiche ideali di un quaderno per la BuJo sono:
- dimensioni e peso contenuti
- pagine numerate
- 1 o 2 segnalibri
- pagine con spessore da 80 a 100 gr/m²
Nella mia lettera per Babbo Natalizio c’è una Scribbles That Matter in formato A5, perché ha i fogli della giusta pesantezza, le pagine sono numerate e ha già inserite quelle da dedicare all’indice e quella su cui testare i vari pennarelli. Anche se ho il dubbio che rimanga troppo pesante… indecisione!
Pagine che non possono mancare
Indice: 2 pagine (fronte e retro) in cui segnare le sezioni mano a mano che crei la BuJo
Legenda (Key): ossia una pagina in cui inserire i significati di tutte le icone da usare. Puoi usare quelle che vuoi tu. Comunque, la versione classica delle icone è questa:
° = da fare;
X = completato;
– = idee;
> = evento posticipato al giorno dopo;
< = evento riprogrammato per un altro periodo;
! = Nota Bene/Attenzione.
Calendario annuale: 1 facciata in cui inserire il calendario di tutto l’anno, inserendo i giorni su colonne in modo che ogni numero venga messo sotto il giorno della settimana corrispondente
Calendario trimestrale: 4 facciate in cui inserire 3 mesi per facciata (l’ideale è avere gennaio/febbraio/marzo a sinistra e aprile/maggio/giugno nella pagina di destra; e quindi luglio/agosto/settembre a sinistra e ottobre/novembre/dicembre a destra), mettendo i numeri del mese uno sotto l’altro. Questa pagina viene utile per segnare eventi che è comodo vedere nell’insieme (es. le ferie)
Calendario settimanale: 2 facciate in cui distribuite i 7 giorni della settimana. L’ideale è avere tutta la settimana visibile in maniera completa, parte sulla pagina di sinistra e parte su quella di destra (non una parte sul fronte e l’altra sul retro!).
Pagine possibili
Liste: pagine che possono essere messe all’inizio della BuJo oppure anche infilate tra un mese e l’altro in coda al calendario settimanale. Alcune idee possono essere:
- dei libri da leggere
- dei film/serie tv da vedere
- dei corsi da fare (nel mio caso si spazia da quelli di ceramica a quelli di fotografia, passando per quelli utili alle home stager, le idee sono 1000, manca solo il tempo)
- dei desideri (o wish list)… viene utile quando si tratta di rispondere alla domanda “cosa vorresti come regalo?”
- dei regali da fare
- delle cose che ci rendono felici
Compleanni: una pagina che contenga tutti i compleanni
L’ultima volta che: un paio di pagine in cui inserire l’ultima volta che si è fatto qualche cosa (es. pulizia dei denti, manicure, parrucchiere, analisi del sangue, lavato il cane, pulito la macchina, ecc.)
Obiettivi: pagina dedicata agli obiettivi mensili e/o annuali con le relative scadenze
Menù settimanale: una serie di pagine in cui pianifichi il menù settimanale in vista della spesa.
Indicatore dell’umore: una pagina in cui segnare graficamente l’umore giorno per giorno, che può essere mensile o annuale (v. immagini sotto prese da Pinterest)
Dato che la Bullet Journal la crei in base alle tue esigenze, poi ci puoi aggiungere tutte le pagine facoltative che vuoi, basta avere fantasia e/o sapere cosa ti fa comodo avere a portata di mano.
… e se il disegno o l’hand lettering* non fanno per te?
Eh beh, se il disegno non fa per te, non preoccuparti! Ci sono un sacco di possibilità per rendere comunque colorata e accattivante la tua BuJo. Ad esempio:
- kit con pennarelli e stencil o un kit base
- stencil come questi o questi
- adesivi con disegni/scritte come questi o questi o con disegni ad acquerello
- washi tape con giorni della settimana, o con disegni acquarellati
Certo, disegnati a mano sono più carini (ed economici), ma per esperienza ho visto che se a mano il risultato è scadente, ci si scoraggia e si abbandona del tutto il progetto. Un aiutino iniziale, male non fa!
* hand lettering è la scrittura a mano fatta creando un font particolare che fa sì che la scritta stessa sia un disegno, diventando una vera e propria arte. Ma magari di questo ne parliamo un’altra volta.