Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa con lo space clearing

Da un po’ di tempo sento di essere in una situazione di stallo e di aver bisogno di “muovermi”. È così che ho deciso di iniziare il corso per diventare home stager.
Sento, però, che non è ancora abbastanza e che ho bisogno di scrollarmi di dosso una sorta di mantello invisibile che mi appesantisce.

Ed ecco che, all’ennesima prova della vita, ha fatto il suo ingresso lo space clearing!

Ma cos’è?

Lo space clearing è una tecnica che, attraverso il riordino e l’eliminazione delle cose inutili che accumuliamo (clutter), consente di liberarci dai legami con fasi della vita passate, di aprirci a nuove opportunità e di recuperare la propria armonia.
L’idea è di far spazio per liberare lo spazio vitale sia fisico che mentale: un metodo di pulizia “dall’esterno, verso l’interno”.

A chi non è mai capitato di aprire un cassetto e trovare dentro degli oggetti che non ricordava nemmeno di avere? Oppure di aprire un armadio e ritrovare una maglietta acquistata e poi mai messa?

Questi sono solo due esempi di “clutter“. Mi piace molto la definizione di Peter Walsh, perché rende molto bene l’idea:

Clutter is not just the stuff on your floor – it’s anything that stands between you and the life you want to be living. 

Il “decluttering“, di cui si sente parlare sempre più spesso, consiste proprio nell’eliminazione degli oggetti che, senza alcuna utilità, affollano la nostra casa e il nostro spirito e che ci impediscono di cogliere nuove opportunità, tenendoci ancorati al passato.

Come funziona?

Nel giro di poco non solo ho avuto tra le mani il libro “Space Clearing – 168 tecniche Feng Shui per eliminare il disordine dalla tua casa e dalle tue emozioni” di Lilian Too, ma ho anche potuto conoscere Alessandra, un’artista e attrice teatrale che da anni si occupa anche di space clearing e su cui fa consulenze.

Lo scorso fine settimana l’ho incontrata in un posto incantevole: il borgo medioevale di Cordovado che fa parte dei Borghi più belli d’Italia e che ti consiglio di visitare nel caso ti trovassi in Friuli Venezia Giulia.

 

È un luogo dall’atmosfera coinvolgente e magica, dove il tempo sembra fermarsi. Infatti, Alessandra e io siamo state sedute a parlare a un tavolino della caffetteria “Se son rose” nel Palazzo dell’Agricola per più di tre ore…
Provo a riassumere in 7 punti come poter fare space clearing a casa propria:

  1. Iniziare da una zona alla volta
    Può essere una stanza intera oppure un cassetto. L’importante è iniziare e finire l’intervento sulla zona stabilita. Così facendo ci si auto-ricarica, perché si vede subito un progresso e si ha un’immediata sensazione di soddisfazione data dal raggiungimento dell’obiettivo.
  2. Darsi obiettivi raggiungibili
    Tieni conto delle dimensioni della stanza, del livello di disordine, della quantità di oggetti e del tempo che hai a disposizione. Non ha senso pretendere di sistemare tutto in un giorno e, anzi, è deleterio, perché porterà solo a una sensazione di sconfitta e frustrazione.
  3. Preparare 3 contenitori
    1. per le cose da buttare (tutto ciò che è rotto, rovinato e inutilizzabile… chiaramente poi andrà fatta la raccolta differenziata di quanto inserito in questo contenitore)
    2. per le cose da regalare, riciclare o trasformare (tutto ciò che è ancora bello, pulito e utilizzabile, ma che noi non usiamo più da un po’ e/o che non ci piace più)
    3. per le cose in forse (le cose su cui non sappiamo prendere una decisione immediata e quelle che ci piacciono, ma che devono essere riparate. Dopo una settimana, è necessario decidere se tenerle o inserirle in uno degli altri due contenitori).
  4. Farsi delle domande concrete in merito agli oggetti che sono presenti nella zona che abbiamo deciso di riordinare. Ad esempio, se si tratta dell’armadio, chiedersi “Mi sento meravigliosa con questo vestito?” “Rappresenta quella che sono ora?” Se la risposta è no, via!
  5. Prendere l’oggetto in mano e, ad occhi chiusi, capire che sensazione ci trasmette: se non trasmette nulla o trasmette qualche sensazione negativa, è arrivato il momento di lasciarlo andare.
  6. Decidere subito: la decisione sul destino dell’oggetto che abbiamo in mano deve essere veloce e se si decide di inserirlo nella terza cesta delle “cose in forse”, di lì a una settimana bisognerebbe decidere cosa fare. Allo stesso modo, lo smaltimento di quanto si è deciso di mettere negli altri due cesti dovrebbe essere fatto in 2 o 3 giorni.
  7. Trovare il posto per ogni cosa che si è deciso di tenere collocandola in maniera armonica con il resto.

E ora?

Io non sono una da shopping compulsivo, ma sono di sicuro un’accumulatrice e ho deciso di provare a vedere se lo space clearing avrà anche su di me l’effetto descritto da Lilian Too e da Alessandra. Ti farò sapere! E tu cosa aspetti?


Credits

Per questo post i Credits sono tutti della mia preziosa amica Lodo, che non solo mi ha prestato il libro di Lilian Too e presentato Alessandra, ma ha pure scattato le foto di Cordovado: io ero talmente presa a guardarmi intorno e a parlare di space clearing che mi sono completamente persa 🙂