Hai deciso di vendere casa e non sai da che parte cominciare? Di seguito 6 suggerimenti che fanno al caso tuo più 1.
1. Definisci il giusto prezzo
Inizio dal punto più difficile, la definizione del prezzo. Spesso si tende a definire il prezzo tenendo conto delle proprie esigenze (“Ho bisogno di ricavare X mila euro per poter acquistare la casa che mi interessa” oppure “In Lire l’ho pagata X e, quindi, minimo devo vendere a Y!”, ecc.) più che delle reali condizioni dell’immobile.
Ecco… questo approccio è sbagliato. Certo, potrebbe anche capitare che qualcuno si innamori della tua casa e decida di darti l’intera cifra che chiedi, ma, in realtà, è molto più facile che il tuo appartamento rimanga sul mercato invenduto per mesi e mesi, proprio perché hai stabilito un prezzo non congruo.
Come fare, quindi? L’ideale sarebbe di rivolgersi a un professionista che faccia una perizia. Se decidi di rivolgerti a un’agenzia immobiliare la perizia, specie in caso di esclusiva, di solito viene fatta gratuitamente. Se, invece, decidi di provare a vendere l’immobile autonomamente, allora, ti possono venire in aiuto:
- le quotazioni OMI sul sito dell’Agenzia delle Entrate (è possibile scaricare anche un’app per smartphone). Con la ricerca testuale devi selezionare prima la Provincia, poi il comune e il tipo di immobile e nel giro di un paio di minuti riuscirai a visualizzare una tabella con €/mq per la vendita e la locazione
- il sito di Borsino Immobiliare che fornisce, appunto, quotazioni immobiliari e fornisce una serie di informazioni utili nel campo immobiliare
2. Decidi se affidarti a un professionista o fare da solo
Questa decisione spetta solo a te e devi tener conto che entrambe le opzioni hanno i propri pro e i propri contro.
Se decidi di affidarti a un agente immobiliare, verifica:
- qual è la percentuale che dovrai versare all’agenzia (di solito è del 2% o 3%)
- qual è la durata di un’eventuale esclusiva (generalmente è bene non andare oltre i 6 mesi)
- che abbia un database di clienti che sia in linea con il target che potrebbe essere interessato al tuo immobile
- che abbia un piano di marketing coordinato, ossia quali sono le strategie che intende attivare per pubblicizzare (e vendere) la tua casa/appartamento.
3. Pubblicità
La pubblicità è essenziale.
Se hai deciso di affidarti a un agenzia immobiliare, avrai discusso di questo una volta arrivato a parlare del piano di marketing, ma è essenziale che tu tenga d’occhio come verrà sviluppato il tutto, in modo da verificare che sia in linea con quanto avete stabilito.
Se hai deciso di provare a vendere in autonomia, devi anzitutto decidere dove pubblicare il tuo annuncio. Puoi scegliere di pubblicarlo su siti quali, ad esempio, Subito o Immobilare.it. Molto validi oggi sono anche gli annunci sui Social Network quali Facebook (dove esistono gruppi dedicati alla vendita/locazione di immobili). Sempre importante anche il passaparola: spesso chi decide di cambiare casa, decide di trovarne una, magari più grande, ma nella stessa zona. Quindi, non sottovalutare il classico volantino da lasciare al panificio/bar/parrucchiere ecc. della zona.
Di sicuro, ciò che conta è che:
- l’annuncio contenga tutte le informazioni utili (dimensioni commerciali/utili; classe energetica; numero di stanze; numero di bagni; anno di costruzione/ristrutturazione; indicazione delle pertinenze; spese condominiali; prezzo; ecc.)
- ci siano delle foto fatte bene e in un momento in cui l’immobile sia in ordine e pulito (v. punto successivo).
4. Foto professionali o rendering
Basta un click per passare all’annuncio successivo, quindi, la foto dovrà essere fatta in maniera tale da catturare l’attenzione del possibile acquirente.
L’idea è che la foto debba esser tale da:
- fargli pensare “wow! qui si che ci vivrei!”
- fargli leggere l’annuncio fino in fondo
- farlo tornare sul tuo annuncio anche dopo che avrà visionato quelli successivi.
Se l’immobile che vuoi vendere è da ristrutturare, potrebbe essere molto utile effettuare un rendering e pubblicarlo al posto delle foto. L’effetto dovrà essere il medesimo di quello descritto sopra.
Per l’allestimento e il servizio fotografico o per il rendering potresti affidarti a un Home Stager presente nella tua zona (qui ti spiego chi è e cosa fa).
5. Fai la differenza con l’Home Staging
L’Home Stager come “La mucca viola” di S. Godin
O sei una Mucca Viola
o non sei nessuno.
O sei straordinario o sei invisibile.
A te la scelta!
Affidare il tuo immobile a un Home Stager ti aiuterà a farlo spiccare ed emergere dalla massa.
6. Prepara tutta la documentazione
Ecco una lista della documentazione necessaria:
- atto di provenienza
- visura catastale
- planimetria catastale
- la dichiarazione di conformità alla mappa catastale o documentazione di eventuale condono edilizio
- documentazione relativa all’eventuale mutuo
- visura ipotecaria
- certificazione di agibilità
- certificazione energetica
- documenti condominiali con indicazione dei millesimi e delle spese
- delibere condominiali
- schemi degli impianti
- garanzie
- il contratto d’affitto (nel caso in cui l’immobile che si vuole vendere sia locato)
L’ultimo è un suggerimento un po’ a sè, per questo è “più 1”.
+1. Confrontati con chi ti contatta
Può sembrare strano e invadente, ma se vuoi evitare di perdere tempo facendo vedere l’immobile a semplici curiosi, è bene sondare un po’ il terreno quando ti chiameranno per chiedere di fissare un appuntamento.
Con un po’ di tatto cerca di capire se chi ti sta parlando rientra nel target di riferimento: è inutile cercare di vendere un appartamento al 5° piano senza ascensore a una famiglia con 3 figli piccoli o a una coppia di anziani.
Durante la visita lascia che girino per la casa senza tediarli con aneddoti vari: loro devono cercare di immaginare la propria vita lì dentro, non la tua.
A fine visita prova a chiedere le loro impressioni e fatti dire cosa non è stato di loro gradimento in modo da poter migliorare il tutto prima delle visite successive.