Non tutti sanno che il termine “foliage” è un termine inglese e non francese, che significa “fogliame”. Negli ultimi anni viene utilizzato per riferirsi al fenomeno naturale del cambio di colore delle foglie degli alberi nel corso dell’autunno (autumn/fall foliage).
Con Instagram l’amore per questo spettacolo all’aria aperta ha preso ancor più piede e gli scatti in tema sono innumerevoli, ma si tratta di un fenomeno che merita di essere vissuto in prima persona e non solo attraverso lo schermo dello smartphone.
Ormai è risaputo che trascorrere qualche ora a contatto con la natura fa bene al corpo e allo spirito: in un mondo in cui si è ormai iper connessi, riuscire a staccare qualche ora e camminare nei boschi, godendo del silenzio che vi si trova, respirandone il profumo e riempiendosi la vista di mille colori aiuta a rigenerarsi e ricaricarsi.
In Trentino i luoghi in cui è possibile fare una camminata immersi nella natura, sono davvero moltissimi (siamo fortunati, non c’è che dire!), ma i miei preferiti per ammirare il foliage sono questi sotto.
Lago di Cei
Lo metto per primo perché è due passi da casa mia e il giro intorno al lago è semplice e alla portata di tutti.
Volendo, si può anche partire dal Lago di Cei e salire a piedi fino a Malga Cimana dove fare merenda con un’ottima torta e poi in 5 minuti, arrivare fino al belvedere con una bellissima vista sulla Vallagarina.
Malga Cimana è raggiungibile anche in macchina e, da lì, si può partire con il Giro delle Cimane, un giro ad anello di circa un’ora e venti, che collega la Cimana dei Presani (quella dove si arriva dal Lago di Cei) alla Cimana di Pomarolo.

Viote del Bondone
Il Monte Bondone, la “montagna di Trento”, raggiungibile in circa una quarantina di minuti dalla città consente di intraprendere diversi giri con varie difficoltà e durate.
Se la giornata è soleggiata e con te ci sono dei bambini, portati dei panini per fare un picnic, sfruttando, le tavole e le panche del parco giochi, che si trova tra il parcheggio a monte del Rifugio Viote e il rifugio stesso. Questo parco giochi è molto particolare, perché creato principalmente con elementi naturali lavorati il meno possibile.
Da qui è possibile fare una passeggiata e raggiungere l’osservatorio astronomico La Terrazza delle Stelle e l’Orso con la Valigia realizzato dall’artista Franz Avancini.
Lago di Tovel

Il Lago di Tovel si trova in Val di Non ed era famoso, perché fino agli anni ’60 le sue acque si tingevano di rosso grazie alla presenza di un’alga, la Tovellia sanguinea. Ora questo fenomeno non è più visibile, ma incanta tutt’ora grazie alle sfumature dell’acqua che vanno dal blu al verde smeraldo.
Questo lago è bellissimo in qualsiasi stagione, ma in autunno ha un che di magico, grazie all’infiammarsi degli alberi intorno. Il giro del lago è un percorso adatto a tutti e non presenta particolari difficoltà e se decidete di addentrarvi nel bosco, potete vedere le sculture del Brenta Wood Art.
Valle dei Mocheni/Bersntol

La Valle dei Mocheni/Bersntol, detta anche Valle incantata, offre delle bellissime passeggiate immerse nella natura e con diversi gradi di difficoltà. Ti consiglio di tener d’occhio la Forest Paola che organizza un’attività più bella dell’altra, tra cui anche i tè dell’autunno (il prossimo sarà il 7 novembre 2021).
Alpe Cimbra

L’Alpe Cimbra ha un posto particolare nel mio cuore, perché ci ho passato tutte le estati della mia infanzia e la lego indissolubilmente ai miei nonni, Ester e Gino, che non ci sono più, ma cui penso ancora moltissimo.
La Forra del Lupo è un camminamento militare che va da Serrada fino al forte Dosso Sommo, attraverso una trincea austro-ungarica. Il percorso è lungo quasi 5 km con un dislivello di 460m, non ha particolari difficoltà, ma è meglio affrontarlo con bambini un po’ grandi e rimanere sempre sul sentiero. Qui maggiori dettagli.
Val di Cembra

Per un’immersione nei colori dell’autunno in Val di Cembra, ti consiglio una passeggiata al Lago Santo.
Pare che il lago debba il suo nome a una leggenda: due fratelli, alla morte del padre, iniziarono a litigare per il prato in una conca lasciato in eredità. Il vecchio padre, infatti, lo aveva lasciato dividendolo a metà, ma non aveva fatto i conti con l’avidità dei figli.
Siccome non riuscivano a trovare un accordo, una sera, dopo l’ennesimo litigio decisero di far finita la questione “con pugnale in mano”, dandosi appuntamento al centro del campo per il giorno successivo.
Durante la notte, esplose un violento temporale e, al mattino, al posto del prato trovarono un lago. Capito l’errore, chiesero subito perdono a Dio e, per suggellare la pace fatta, lanciarono entrambi i pugnali al centro del lago. Pare siano ancora lì, ma che siano irremovibili (come una sorta di Spada nella Roccia trentina).
I castagneti di Brentonico

Il sentiero dei castagneti si trova nel cuore del Parco Naturale del Monte Baldo e va da Brentonico a Castione, lungo una strada principalmente sterrata. Si parte dal parcheggio vicino al campo sportivo di Santa Caterina, seguendo un tratto del percorso natura fino ai resti del Castello di Dosso Maggiore. Da lì, poi, si prosegue in discesa seguendo i cartelli per Castione. Il ritorno lo si fa a ritroso dalla medesima strada. Un percorso facile di circa 2 km.
Caccia al tesoro nel bosco
A me piace davvero molto camminare immersa nella natura. Mi rigenera e ricarica, ma questo accade se tutti siamo della stessa idea: fare una camminata nel bosco o in montagna perde tutto l’effetto benefico, se con te c’è un/a bambino/a che protesta tutto il tempo.
Se la passeggiata è fatta con più bambini, di solito si “tirano” uno con l’altro, ma se è da solo, il tutto si complica. Noi abbiamo visto che funzionano le cacce al tesoro, che, tra l’altro, aiutano anche a prendere confidenza con l’ambiente circostante e a osservarlo bene. Chiaramente, prima di andare in un posto, è difficile sapere cosa si troverà, quindi, bisogna scegliere bene gli oggetti da cercare. In un bosco ci sono sempre foglie, sassolini, rametti ecc. Pensa a dove stai andando e prova a immaginare cosa ci sarà di certo, disegnalo su un foglio e il gioco è fatto.
Nella foto, il nostro bottino raccolto in una passeggiata domenicale.
Se non ti piace disegnare o non sai che pesci pigliare, ti lascio la nostra da stampare. Quella nella foto l’avevo buttata giù al volo prima di salire in auto, quella qui sotto l’ho un po’ sistemata.
Buona passeggiata!