Urge una doverosa premessa, per “magia” si intende quella di mago Merlino, non un prestigiatore e nemmeno quella di Harry Potter.
Te lo dico perché io ero partita in pompa magna pensando di farla su giochi di prestigio con tanto di cilindro da cui far uscire in qualche modo un coniglio di peluche. Poi, per puro caso, ho scoperto che lui intendeva mago Merlino, il che ha cambiato drasticamente l’allestimento. Per fortuna l’ho scoperto in tempo!
In questo periodo, viste le restrizioni, noi abbiamo deciso di fare la festa, sì, ma con i 3 bambini dei vicini che frequentano regolarmente casa nostra e viceversa. Questo per evitare di esporre tutti a rischi inutili.
Come per la festa a tema Pirati, ho deciso di far fare una sorta di percorso in cui superare prove o fare delle attività a tema per guadagnare un pezzo del costume da mago. Nella mia idea iniziale il tutto avrebbe dovuto portare a 3 pezzi: cappello, mantello e barba. Ho a lungo riflettuto sulla bacchetta magica, ma vista l’età e l’energia dei partecipanti, ho deciso di evitare anche la sola remota possibilità che potessero infilarsela in un occhio.
Poi, le barbe che ho ordinato sono arrivate ma troppo grandi per poter essere usate da loro e quindi sono state eliminate e non ho avuto il tempo per rimpiazzarle facendole io. (momento mestizia…)
Comunque, ecco le attività che ho previsto:
- mistery box
- personalizzazione del proprio cappello
- laboratorio di pozioni
- creazione animali e mostri immaginari
- biglietto mangia colore
Per creare la giusta atmosfera, ho delle bottiglie riciclate e delle etichette stampate sulla carta da imballo, ho creato un po’ di bottiglie di pozioni. Le ho decorate con spago, lana, ghiande e quanto trovato in casa e le ho riempite con degli intrugli fatti con acqua e colore alimentare. Siccome ogni mago che si rispetti ha la sfera di cristallo, ne ho creata una con una boccia di vetro (quelle per l’albero di Natale), l’ho appoggiata su una lattina di fagioli in cui avevo inserito una catena luminosa led e avvolto il tutto con del tulle.


Mistery box
Ho creato quattro liste di oggetti e ne ho data una a ciascun partecipante, poi a turno, ognuno di loro, ha dovuto infilare le manine nella mistery box e individuare, tra tutti gli oggetti inseriti, quelli della propria lista.
Dato il tema, ho deciso di dare alla mistery box la forma di un librone di magia. Per costruirla ho utilizzato:
- due scatole di Amazon riciclate dagli ultimi due ordini
- la carta che Amazon utilizza per imballare le cose all’interno della scatola
- un foglio di carta 50×80 (acquistata in cartoleria)
- un foglio di lettere dorate adesive (della wiler perfette perché sono in rilievo, bisogna stare solo un po’ attenti quando si staccano dalla pellicola, perché rischiano di dividersi in due… testato con la prima lettera che volevo attaccare)
- pennarello dorato
- colla stick, io ho usato la pritt
Il procedimento è semplice, ma il risultato è d’effetto: si praticano due fori sui lati corti della scatola dove i bambini infileranno le mani, si riveste la scatola con la carta da imballaggio color crema/marrone chiaro e con matita, righello e un sacco di pazienza si fanno delle righe sui 2 lati corti e su uno dei lati lunghi. Queste righe devono dare l’idea delle pagine del libro chiuso.
La seconda scatola va smontata, tagliata e piegata in modo tale da rivestire la prima scatola come fosse la copertina di un libro. Quando la forma è quella corretta, la si riveste con la carta di riso nera, proprio come si fodera un libro.
Con un pennarello dorato si fanno i contorni della copertina e con le lettere dorate si scrive il titolo del libro. Sul mio ho deciso di scrivere “libro di magia” in latino, ossia Liber magicus.





Cappello da mago
Una volta trovati tutti e 3 gli oggetti della propria lista, ogni bambino ha ricevuto il suo cappello e le stelline per decorarlo. Devo dire che sono stati 10 minuti molto tranquilli, quasi di raccoglimento: da tener presente per la prossima festa in cui inserire una qualche attività con gli adesivi 🙂
La scelta per creare il cappello poteva ricadere o su del cartoncino blu o della gomma crepla. Per farlo che rimanga nel tempo, forse il tessuto sarebbe l’ideale, ma farne quattro per me in questo periodo risultava troppo impegnativo.
Alla fine ho optato per il cartoncino blu in modo che potessero poi personalizzarlo da soli con delle stelline adesive.
Occorrente:
- cartoncino blu 50×70 (alla fine con le misure sotto, io ne ho usati 2 per 4 cappelli)
- stelline argentate adesive (ogni confezione contiene 3 fogli, quindi io ne ho acquistate 2)
- matita
- metro
- cordoncino
- colla a caldo
Anche qui il procedimento è piuttosto semplice. Si prende un cartoncino e, partendo da uno degli angoli, si misurano 37 cm (misura che va bene per una circonferenza della testa di 54 cm). Si prende una matita, le si fissa uno spago e tenendo il tutto ben teso, la si usa come una sorta di compasso. Si ritaglia con la forbice e si arrotola il tutto formando un cono da fissare con la colla a caldo.
Una volta decorato con le stelline, ognuno di loro ha potuto pescare un adesivo con la Casata dell’Ordine dei Maghi da attaccare al cappello (questo al solo scopo di evitare che si confondessero i vari cappelli con successivi drammi/litigate).
Con Canva ho creato 4 adesivi con le 4 casate: la Casata della Fenice, la Casata della Lepre, la Casata della Libellula e la Casata della Rana (puoi scaricare il file con gli adesivi dell’ordine dei maghi qui sotto). Poi ho stampato tutto su carta adesiva e ritagliato.
Laboratorio di pozioni
In una festa di magia non può certo mancare il laboratorio di pozioni. Ma che pozioni fare?! Ho navigato in rete in lungo e in largo alla ricerca di ispirazioni e alla fine ho deciso di giocare con i colori e, sempre vista l’età dei partecipanti, la cosa ha funzionato molto bene.
Ho deciso di organizzare:
- i colori frizzanti
- la creazione della pozione cambia colore
- la lampada lavica
- biglietto mangia colore
Colori Frizzanti
Occorrente:
- 3 pipette per ogni bimbo (io ho queste comperate nel 2017, ma erano così tante che ne ho ancora decine)
- un piatto fondo per ogni partecipante
- bicarbonato di sodio
- bottigliette di succhi di frutta vuote
- aceto
- colorante alimentare giallo, rosso e blu (io ho usato questi)
Si preparano tre bottigliette per ogni partecipante, ci si mette dentro dell’aceto e del colore alimentare: nella prima il giallo, nella seconda il blu e nella terza il rosso. Ho scelto i colori primari, perché poi si possono utilizzare le bottigliette per la pozione cambia colore successiva.
Si prepara la postazione di ogni bambino con le 3 bottigliette, le 3 pipette (inserite una per bottiglia) e il piatto. Si mette del bicarbonato nel piatto in modo che il fondo sia coperto da un bello strato spesso circa mezzo centimetro o poco più.
A questo punto ogni bambino può giocare e pescare l’aceto colorato dalla bottiglietta e spruzzarlo sul bicarbonato facendo una schiuma frizzante e colorata. Non è necessario che seguano un qualche ordine particolare, possono giocare con il colore come credono fino a che non ci sarà più del bicarbonato bianco da spruzzare. Il tutto dura circa 5 minuti, ma potete svuotare i piatti e far ripetere se i bambini ne hanno voglia.


Su ogni bottiglietta ho messo l’etichetta colorata che puoi scaricare qui sotto e stampare. Anche queste le ho fatte con Canva.
La pozione cambia colore
Questo gioco è per far conoscere ai bambini le proprietà dei 3 colori primari: giallo, blu e rosso. A noi forse può sembrare banale, ma per un bambino di 5 o 6 anni non è così chiaro che, per esempio, il giallo con il rosso diventa arancione.
Occorrente:
- 3 pipette per ogni partecipante
- 3 bottigliette di succhi di frutta
- colore alimentare giallo, rosso e blu (un colore ber bottiglia)
- tazzina o bicchierino in vetro trasparente
Se i bambini hanno finito tutto il contenuto delle loro bottigliette nel gioco prima, si dovrà mettere un po’ d’acqua in ogni bottiglietta e aggiungere di nuovo il colorante alimentare.
Io ho chiesto a ogni bambino di creare una pozione di un colore diverso da quelli che avevano davanti: uno doveva creare una pozione arancione, uno viola e due dovevano farla verde.
Secondo me si potrebbe anche fare una tabellina colore dove si mostrano quali sono le combinazioni colore per raggiungere quello desiderato. Noi ci siamo limitati ad aiutarli dicendo che per il verde servono il giallo e il blu, per l’arancione il giallo e il rosso e per il viola, il rosso e il blu. Poi li abbiamo lasciati liberi di mescolare i colori per raggiungere la tonalità desiderata.
ATTENZIONE: il viola non si raggiunge così facilmente se il rosso a disposizione è troppo annacquato.
La lampada lavica
Devo anticipare che se hai una lampada lavica vera (come me), questo ti sembrerà tutto tranne che una lampada lavica… in ogni caso, ci si avvicina. Mano a mano si formano delle bolle colorate che salgono e scendono, ma non ti aspettare una cosa identica alla lampada lavica degli anni ’80/90.
Occorrente:
- un bicchiere da bibita trasparente per ogni partecipante
- olio di semi
- acqua
- colorante alimentare (del colore che vuoi tu)
- mezza aspirina per ogni partecipante
Si versa nel bicchiere dell’acqua fino a raggiungere circa 1/3 del bicchiere, si scioglie il colorante alimentare e vi si aggiunge l’olio di semi. I bambini così possono vedere che olio ed acqua non si mescolano e rimangono nettamente distinti. Se ti va puoi spiegare che ciò accade perché hanno una diversa densità. (mi fermo qui… per spiegazioni più approfondite in rete trovi subito tutto)
A questo punto, si consegna a ogni bambino la mezza aspirina e gli si dice che potranno inserirla piano piano tutti insieme nel proprio bicchiere al via. In questo modo, tutti inseriranno l’aspirina nello stesso momento e staranno concentrati su cosa accade nel bicchiere che hanno davanti. Piano piano le bolle colorate create dall’aspirina e dall’acqua colorata cominceranno ad andare su e giù per il bicchiere con sommo stupore dei bambini.

Mantello da mago
Arrivati in fondo al laboratorio di pozioni i maghetti si sono assolutamente guadagnati il mantello da mago! Se sei brava con ago e filo (o macchina da cucire), puoi crearli da sola. Io non sono così esperta e non avevo molto tempo a disposizione, quindi, ho preferito acquistare dei mantelli blu e applicare delle stelle termoadesive.
Occorrente:
- un mantello blu per ogni invitato
- stelline termoadesive (io ne ho prese 2 confezioni in modo da averne 12 per ogni mantello)
Si stirano le stelline sul mantello, mettendo uno strofinaccio tra il ferro da stiro e il mantello.
La creazione di animali e mostri immaginari
La possibilità di dar forma alle ombre creando animali e altre figure mi affascina fin da bambina, quindi, ho deciso di dedicare uno spazio alle ombre cinesi. Anche qui, ho cercato un po’ in rete e ho provato a fare alcune delle figure che ho trovato… Ho scoperto che ho le mani legnose e rigide come un blocco di marmo! Così ho esordito dicendo ai bambini che su questo non sono molto brava e che mi dovevano aiutare. Beh, non poteva andare meglio: hanno iniziato a fare figure con le loro mani a piacimento e la mia presenza non è stata assolutamente necessaria! Ne sono nati draghi, uccellini, farfalle e mostri mangia farfalle. Si sono divertiti parecchio a vedere cosa riuscivano a creare e hanno giocato molto volentieri.
Se non fosse andata così, avrei provato a spiegargli come costruire alcune delle figure che avevo trovato in questo video.

Il biglietto mangia colore
L’ultima attrazione della festa è il “biglietto mangia colore”. Mi piaceva l’idea che potessero fare una sorta di magia e che questa potesse riuscire a tutti senza fatica. Quando mi sono imbattuta nel tutorial di Anna, mi è sembrato perfetto.
Lei crea questo biglietto magico per la festa del papà, io ho solo sostituito la scritta mettendo il disegno di un cappello da mago (su due) e il pentolone da mago (su altri due). Quando è stato il momento, ho preso un biglietto tenendo il foglio con il disegno colorato fuori e ho chiesto loro di pensare a una formula magica per far sparire il colore. Una volta decisa, li ho invitati a pronunciarla in maniera convinta e ho abbassato il foglio, facendo “sparire” il colore. Finita la dimostrazione, ho dato a ciascuno il proprio biglietto così hanno potuto provare a farlo da soli.
La festa è stata un successo e sono certa che lo sarà anche quella che organizzerai tu. Se hai bisogno di qualche informazione, non esitare a scrivermi nei commenti!