Ebbene sì, lo ammetto: sono tra le persone che, pur impegnandosi da anni, continuano ad avere una scrittura orrenda. Non è che non si capisca cosa scrivo, non ho la “calligrafia da medico”, anzi. La mia calligrafia è assolutamente chiara e comprensibile solo che è bruttarella.
Ora va molto di moda l’hand lettering tanto che basta aprire Pinterest un attimo per visualizzare scritte una più bella dell’altra e davvero pazzesche. Si tratta, infatti, di una vera e propria arte utilizzata dai graphic designer.
Per esercitarsi si trovano online un sacco di tutorial (basta scrivere “handlettering” su Google) e di manuali come ad esempio questo. Se però non hai tempo o voglia di esercitarti e hai comunque bisogno di qualche tag o segnaposto, esiste la scorciatoia!
Anche qui, se vai su Google e scrivi “hand writing font” ti escono diverse opzioni, io mi trovo bene con Dafont.com.
Dalla loro home page, in alto si possono scegliere le varie categorie dei font. Sotto la categoria “Script” si trovano le sottocategorie “Calligraphy” e “Handwritten”.

Selezionando la sotto categoria che preferisci, ti usciranno decine e decine di font. Individua quello che ti piace di più e clicca sulla scritta del font (per tornare alla foto sopra, per esempio, clicca su Srabi Script). In questo modo, arrivi a una pagina di prova in cui puoi inserire il testo che vuoi scrivere e vedere come viene con il carattere selezionato.
Se l’effetto ti piace, puoi scaricarlo gratuitamente purché venga utilizzato per scopi personali.
Una volta scaricato clicca su “Installa” (a te verrà in neretto, non in grigio come nell’immagine, perché io l’ho già scaricato)

A questo punto, il font sarà tra quelli selezionabili nella lista dei caratteri di Word!
Per fare i tag, basta aprire Word, creare una tabella con 2 colonne e 5 righe.

Impostare la larghezza delle righe a 4,45


Selezionare il carattere scaricato e scrivere i nomi o quello che ti serve all’interno dell’etichetta.

Ora, salva e stampa tutto.

Poi ritaglia, decora e fora l’etichetta da attaccare!

Più facile a farsi che a dirsi, vedrai 🙂