Da un po’ si sente parlare di “hygge” e di “lagom“. Se cerchi su pinterest vedrai che ti escono fiumi di foto da cui emerge un mix di sensazioni fatto di calma, quiete, lentezza, felicità, piccole gioie.
Hygge e Lagom sono due filosofie di vita nordiche, la prima è olandese ed è quella che ha preso piede per prima anche qui in Italia, dal 2017 ha fatto capolino la seconda, che è svedese.
L’hygge sul sito visitdenmark.it viene definito così:
Hygge è qualcosa di tanto danese che non si può tradurre. Per provare a spiegarla, diciamo che significa creare un’atmosfera accogliente, piacevole, intima mentre si assaporano i piaceri della vita circondati dall’affetto delle persone care. La luce calda di una candela è hygge
Con lagom, invece, l’idea di base è quella di evitare gli eccessi e vivere con moderazione, ossia di cercare di essere felici con poco, vivendo in maniera più sostenibile, possibilmente creando da sè, riciclando e riusando. Un’altra definizione di cui non sono riuscita a trovare la paternità è:
Not too little,
Not too much.
Just rigth.
Ikea ha addirittura creato il progetto “IKEA Live Lagom” che si può trovare sul sito inglese e da cui si può prendere spunto, se si volesse iniziare a lagomizzare la propria vita.
Io ho deciso di vivere la vacanza in famiglia anche un po’ all’insegna di queste due filosofie. Quindi, di godermi la vita in camper, gli attimi di felicità e stupore di Tommy alla vista di un paguro; di assaporare l’ebrezza della “caccia al gabbiano” e della ricerca ai granchi armati di un inseparabile retino blu; di giocare ai pirati sugli scogli non scivolosi alla volta del Polo Nord tra foche e balene (siamo in Croazia, ma il suo scoglio-galeone salpa sempre in quella direzione… non ho idea del perché… ); di sfidarsi alla corsa delle lumachine di mare.
E no…ovvio che non tutti gli attimi sono stati in modalità hygge, specie quando è saltato il riposino pomeridiano o se toccava fare la doccia o, peggio ancora, lavarsi i denti! (Il perché un bimbo di 3 anni trovi così faticoso il lavaggio dei denti proprio mi è oscuro… se poi si chiede perfino di lavare le mani, allora è un affronto bello e buono da dover combattere con tutte le forze.) Ma va bene cosi: questa è la mia famiglia imperfetta, che si adatta perfettamente a me con tanto di Mutley, che si sta guadagnando lentamente, ma con costanza, il titolo di “scavatore di buche in camper”… se va avanti così non troverà l’oro nero, ma il diesel, sì!

In ogni caso queste vacanze sono sempre rigeneranti e mi permettono di “vivere” la mia bella famiglia, cosa che nella frenesia della quotidianità è sacrificata fin troppo spesso.
Ogni tanto mi chiedo se non sia davvero il caso di cambiare vita e sceglierne una con ritmi molto più lenti che consentano di dare spazio alle cose veramente importanti in un qualche maso disperso nel verde…
Intanto oggi si ritorna a casa e lunedì si ricomincia con tutto il tran-tran.
Buon fine settimana!
Un abbraccio a Mutley!😀
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Sarà fatto! ☺
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