… lo so, è un po’ che non mi faccio sentire! In queste settimane sono stata davvero occupata in una serie di attività che hanno occupato tutto il mio tempo libero, impedendomi di lavorare al blog… o meglio, impedendomi di scrivere qualche post per il blog, perché in realtà, seppur indirettamente, ho lavorato anche per il blog: ogni tanto è necessario “vivere” per poter avere del materiale di cui parlare, no?
Ma basta con i convenevoli, partiamo con l’oggetto del post, ossia l’Home Staging!
Così, finalmente (!), inizio a parlare del progetto che ho nel cassetto e cui accenno brevemente qui.
Home staging che?!
L’Home Staging è l’arte di “mettere in scena” una casa in vista di una vendita o di una locazione. Il compito di un home stager è quello di preparare un immobile creando un’atmosfera in grado di far scaturire delle emozioni positive nelle persone che vedono l’immobile dal vivo o che ne vedono le foto.
Perché?
Perché se vuoi che il tuo immobile spicchi tra gli altri, deve assolutamente distinguersi dalla massa!
A chi può servire?
Le categorie sono molteplici:
- privati che vogliono vendere/affittare degli appartamenti o delle case
- privati che si occupano di micro-ricettività e che vogliono aumentare la visibilità delle stanze del proprio B&B
- agenzie immobiliari che vogliono adottare una strategia diversa dall’abbassamento del prezzo per poter vendere/affittare l’immobile che gli è stato affidato
- imprese di costruzione che vogliono far vedere ai futuri acquirenti le potenzialità delle abitazioni che ha costruito, mostrandole sì al grezzo, ma allestite, in modo tale da far percepire le reali dimensioni e rendendole meno fredde
In cosa consiste?
Gli allestimenti messi in atto dall’home stager sono poco impattanti a livello economico, temporanei, facilmente rimovibili e si adattano benissimo sia ad immobili abitati che non abitati.
Si possono distinguere diverse tipologie di intervento a seconda del tipo di immobile:
- Small: generalmente riferito agli immobili abitati, dove l’arredamento di solito è già completo e si tratta, più che altro, di sistemare quanto già presente nell’appartamento, sostituire alcuni complementi d’arredo ed eliminare il superfluo. Di solito, l’allestimento viene creato per il tempo necessario al reportage fotografico e si disallestisce subito dopo;
- Medium: per gli immobili arredati, ma non abitati. In questo caso, oltre ad eventuali interventi di piccola manutenzione, l’allestimento può prevedere l’aggiunta anche di mobili, oltre che di complementi d’arredo e può essere creato e lasciato in loco fino a 6 mesi (rinnovabili);
- Large: per gli immobili vuoti, perché svuotati o perché non sono mai stati abitati (quindi anche al grezzo). In questo caso, l’allestimento è completo sia di mobili che complementi d’arredo. Anche in questo caso, l’allestimento viene lasciato per 6 mesi (rinnovabili).
Tutte le 3 soluzioni prevedono sempre:
- un sopralluogo
- un report con gli interventi da fare e il relativo preventivo
- un allestimento
- un reportage fotografico con successiva consegna delle foto
Un esempio?
Le immagini sono del mio primo allestimento: una villetta a schiera ancora abitata. La foto del “prima” è il risultato dell’operazione di decluttering da parte della proprietaria, mentre la foto del “dopo” è dell’allestimento in vista del reportage fotografico.
Come si vede, bastano pochi tocchi!
Un post che mi è davvero utile, infatti affitto da qualche anno un appartamento ad uso turistico! Grazie, Elena
"Mi piace""Mi piace"
🙂 Metterò ancora qualche post per approfondire il tema! Peccato tu sia così distante… però se ti serve penso di poterti trovare qualche contatto nella tua zona: il reportage fotografico è piuttosto importante, quindi, è ben vero che sapendo cosa fare, potresti allestire in autonomia, ma la parte fotografica non sarebbe la stessa cosa…
"Mi piace""Mi piace"