Piemonte | Vacanza in camper in Valle Gesso

Quest’anno le nostre vacanze in agosto sono state una sorpresa: ci siamo presi così tardi che le mete cui avevamo pensato, erano al completo e alla fine abbiam stravolto tutto, passando dall’idea della vacanza al mare a quella della vacanza in montagna.

Così abbiamo deciso di andare a Entracque (CN) – posto a noi sconosciuto – in Valle Gesso, nel cuore del Parco delle Alpi Marittime.
Come campeggio ne abbiamo scelto uno un po’ “vecchio stampo”, con uno scaffale del bar adibito a market, la piscina e nessuna animazione: il Camping Valle Gesso.

Non conoscendo assolutamente la zona, abbiamo pensato di contattare l’ufficio turistico ancora in fase di prenotazione della piazzola, per capire quali attività sarebbero state possibili durante la nostra permanenza. Un’idea davvero fruttuosa che ci ha consentito di scoprire il Centro Uomini e Lupi, il Giardino Botanico Valderia e il Centro visita Enel Green Power “Einaudi”.
Chiaramente, attività ed eventi previsti richiedevano la prenotazione, che abbiamo fatto ancora prima di partire in modo da non rischiare di trovare tutto pieno (le nostre vacanze erano nelle due settimane centrali di agosto).

Centro Uomini e Lupi

Il Centro Uomini e Lupi ha due sezioni complementari: una, Centro visita, si trova nel centro di Entracque, raggiungibile dal campeggio a piedi in circa 15/20 minuti e/o in bici in una decina di minuti; l’altra, l’Area Faunistica, che è un po’ fuori dal paese. Noi siamo andati a piedi e ci abbiamo messo una quarantina di minuti dal campeggio.

Nell’Area Faunistica abbiamo potuto vedere alcuni dei lupi che vivono lì in cattività. Si tratta di lupi che non potrebbero vivere fuori dall’area e i cui comportamenti vengono studiati per conoscere sempre meglio questo affascinante animale, ma anche, ad esempio, per capire quali nuovi sistemi di difesa del gregge implementare. L’Area Faunistica non è uno zoo e, quindi, non è così scontato di riuscire a vedere i lupi che ci vivono.

Noi abbiamo partecipato a un’attività per famiglie che hanno chiamato “Al lupo, al lupo!”: una passeggiata che partiva dall’Area faunistica per finire al Centro visita in paese e che rientra nel progetto Life Wolfalps. Questo progetto ha come obiettivo quello di “comunicare il lupo”, ossia di diffondere più informazioni possibili sul lupo alla collettività, in modo da spazzar via paure e credenze popolari. La nostra guida, Piera, è stata super in questo: ci ha fornito informazioni “di base”, raccontato aneddoti curiosi e spiegato l’importanza dell’esistenza del lupo per l’ecosistema.

Giardino Botanico Valderia

Il Giardino Botanico di Valderia si trova a poche centinaia di metri dalle Terme Reali di Valdieri e raccoglie 500 specie di piante distribuite in 14 ambienti distinti che rappresentano i principali ecosistemi delle Alpi Marittime.

Il Giardino merita assolutamente una visita, sia per passeggiare lungo i sentieri osservando le varie specie di piante, fiori, alberi e insetti, sia per partecipare alle attività che vi organizzano.

Qui Tommaso ha partecipato a “Detective in giardino” e a “Un giorno da botanico“. Durante la prima attività, durata un paio d’ore, i bambini sono stati suddivisi in squadre e passeggiando nel parco han dovuto cercare i vari indizi che erano stati posizionati (un corno di stambecco, un nido con delle piume, lo scheletro di un cinghiale, ecc.). A ogni ritrovamento la guida, Valentina, spiegava di cosa si trattava e forniva una serie di informazioni sull’animale cui apparteneva. Ora Tommy sa, ad esempio, qual è la differenza tra “corno” e “palco”, come si contano gli anni di uno stambecco, come si capisce dal corno se il capriolo è maschio o femmina.
“Un giorno da botanico”, invece, iniziava alle 10.00 e finiva alle 16.30 e il programma prevedeva una visita al Giardino Botanico, una serie di esperimenti con le piante con dimostrazione del fatto che producono ossigeno, green art e la conoscenza del giardino attraverso i sensi.
Noi, mentre lui era lì, ne abbiamo approfittato per fare un’escursione semplice fino al rifugio Valasco (1764m), la ricostruzione della casa di caccia fatta costruire da Vittorio Emanuele II a metà ‘800. La forma è decisamente singolare, perché è a pianta quadrata con torri merlate e dipinta a righe orizzontali crema (giallo?) e arancione… insomma, non il classico rifugio cui siamo abituati noi trentini, per capirci.

Se si è in camper, per raggiungere il Giardino Botanico dal campeggio Valle Gesso ci sono tre soluzioni: spostare il camper e approfittare dell’Area sosta camper (12€ la giornata intera) che c’è a due passi dal Giardino Botanico; usare l’autobus di linea (ma le corse sono pochissime); utilizzare il bus navetta a chiamata che, però, deve essere prenotato con qualche giorno d’anticipo (5€ a persona a tratta).

Centro visita Enel Green Power “Einaudi”

La Centrale Enel Green Power “Einaudi” è la centrale di pompaggio più potente a livello nazionale e la seconda a livello europeo, dopo quella di Grenoble. La Centrale è attiva e oggi funziona principalmente come riserva energetica e come regolatore di energia.

La visita alla Centrale prevede due momenti distinti: il primo in cui viene spiegato il funzionamento della Centrale e le funzioni del Gruppo Rovina e del Gruppo Chiotas; il secondo in cui, armati di caschetto, si sale su un trenino elettrico e si entra nel cuore della Centrale stessa.

Nel Centro Visita della Centrale è possibile visitare la mostra permanente “Ultimi ghiacci” sui cambiamenti climatici nelle Alpi del Mediterraneo.

Il bosco bandito a Palanfrè e Vernante

Per puro caso (e grazie alla pioggia) abbiamo letto un volantino che pubblicizzava una gita gratuita (!!!) con pullman per visitare il bosco bandito e il paese coi murales di Pinocchio, Vernante. Così ci siamo iscritti 🙂

Il “bosco bandito” si trova a Palanfrè un delizioso e minuscolo paesino che era stato praticamente abbandonato e che ora si sta ripopolando, grazie all’esempio di due fratelli che ci si son trasferiti con le proprie famiglie e la propria attività casearia. Per ora solo queste due famiglie vivono lì stabilmente, mentre tutte le altre case in pietra, che sono state ristrutturate, sono seconde case per le vacanze.

Il “bosco bandito” deve il proprio nome a un editto del 1600 che bandiva il taglio degli alberi di quella foresta, poiché gli alberi proteggevano il piccolo borgo dalle valanghe. Il bosco è composto da qualche conifera, qualche ontano ma principalmente faggi con esemplari secolari davvero enormi e bellissimi.

Dopo la passeggiata al “bosco bandito” siamo andati a Vernante alla caccia dei murales dedicati a Pinocchio. Qui, infatti, ha vissuto Attilio Mussino, il disegnatore della prima edizione di Pinocchio di Collodi. In suo onore, due artisti locali, Carlet e Meo nel 1989 hanno iniziato a dipingere parti della fiaba disegnata da Mussino sulle facciate delle case del paese. Ora Vernante conta circa un centinaio di murales che è possibile scoprire gironzolando in libertà tra le vie del paese, oppure seguendo uno dei quattro percorsi a disposizione.

Informazioni aggiuntive

Muoversi

La Valle Gesso a noi è piaciuta molto. Spostarsi con i mezzi, però non è il massimo: il bus navetta a chiamata è comodissimo, ma un filo costoso, considerato che il biglietto costa 5€ a tratta a testa (quindi, in 3 per andare e tornare d/al campeggio sono 30€).
C’è la possibilità di prendere l’autobus di linea per raggiungere le terme, ma le corse sono poco numerose e, soprattutto, al ritorno la fermata è sulla statale e c’è tutto un pezzo da fare a piedi che, onestamente, noi abbiamo fatto solo una volta e perché non sapevamo della cosa, ma non rifarei assolutamente. Non per la distanza da percorrere a piedi, ma proprio per questioni di sicurezza, visto dove si trova la fermata.

Il mio consiglio, se decidi di andare lì, è di non fare lo stanziale e muoverti con il camper qui e là. Se, invece, sei in auto, allora nessun problema!

Cosa mangiare e dove

Non lasciarti scappare il formaggio! Tra i prodotti tipici delle Alpi Marittime, ci sono dei formaggi davvero squisiti! Noi abbiamo assaggiato: il tomino di Entracque (Toumin d’Antraiguë); l’Ariùnd delle Alpi, prodotto unicamente nel Caseificio Valle Gesso; e il Nostrale. Imperdibili!

Un altro prodotto tipico è il miele, quello di castagno abbinato ai formaggi è da leccarsi i baffi. Ci sono anche il miele di melata di abete e il miele di rododendro, che però non son riuscita ad assaggiare. Se vai lì e li provi, dimmi come sono, che son curiosa!

La coltivazione più diffusa, poi, è quella della patata, tanto che a inizio settembre c’è anche la Fiera della patata dove è possibile degustarla in numerose ricette. A noi avevano consigliato di assaggiare gli gnocchi fatti con la Patata di Entracque, ma non è stato possibile, perché tutte le patate “vecchie” erano finite e con quelle novelle gli gnocchi, si sa, non si fanno. Anche qui se hai modo di assaggiarli, fai un fischio!

Come ristoranti e trattorie, mi sento di consigliarti:

  • a Entracque, il Vecchio Mulino, un locale rustico, ma curato con un menù fornito e ricco di prodotti e ricette locali. Super il tagliere di salumi e formaggi.
  • alle Terme di Valdieri, l’Albergo Turismo, una pensione con servizio di trattoria anche per gli esterni. Un luogo d’altri tempi, semplice e senza fronzoli. Consiglio di assaggiare i tagliolini alle ortiche, non te ne pentirai! Qui, ci ha detto, anche gli gnocchi alle Patate di Entracque sono superbi, ma quando siamo andati noi, non era il periodo giusto.
    Potrebbe sembrare una cosa fastidiosa non trovare un determinato piatto in ogni stagione dell’anno, ma per me, invece, è sinonimo di autenticità e cura. Il non piegarsi ai desideri del turista e cucinare un piatto solo con i prodotti giusti, è encomiabile e assicura, a chi arriva nel momento giusto, di mangiare il vero piatto di gnocchi, così come deve essere.
  • a Palanfrè, L’Arbergh, un piccolo rifugio che si trova ne cuore del borgo tra le varie casette in pietra. Cucina casalinga e saporita. Mi sarebbe piaciuto dirti com’era il loro bunèt (un budino al cioccolato), ma Tommy non ha assolutamente voluto cederne neanche una puntina… quindi, direi che merita l’assaggio.

Con questo mi pare di averti detto tutto. Spero che questa piccola guida possa esserti utile.

A presto!