Una casa sostenibile|Il bagno (quasi) plastic free in 4 tappe

Approfittando del fatto che si è in casa, le pulizie di primavera quest’anno sono iniziate a pieno ritmo e con notevole anticipo rispetto al solito.

Da un po’ ho iniziato a interessarmi di più al tema “ambiente e sostenibilità” e qualche mese fa ho iniziato a programmare una serie di post su come avere una casa più eco-friendly. Poi la solita frenesia quotidiana non mi aveva dato più modo di mettermi a scrivere per andare avanti, ma ora è il momento giusto (per me) per scrivere e (per te) per valutare se puoi riuscire a modificare qualche cosa anche in casa tua.

Non sono per le soluzioni drastiche e credo sia difficile che riuscirò ad arrivare ad avere i risultati de “La famiglia zero rifiuti (o quasi) il libro di cui ti avevo parlato qui. Tuttavia, credo di poter riuscire quantomeno a ridurre la plastica e gli sprechi in generale, cosa che ha influenze positive sia sull’ambiente che sul mio portafoglio.

Iniziare a rebaltare la casa da cima a fondo in un colpo solo rischia di non portare da nessuna parte, quindi, meglio procedere per gradi stanza per stanza.

Iniziamo dal bagno.

Hai mai fatto caso di quanta plastica contiene?! Barattoli delle creme, sapone liquido, shampoo, balsamo, tubetto del dentifricio, spazzolino… tutte cose che usi qualche mese e poi getti via. Ma siamo sicuri che non ci siano alternative? Certo che ci sono!
Di seguito le 4 tappe per iniziare a ridurre la plastica nel tuo bagno:

  1. finisci di usare i prodotti che hai già acquistato e, una volta finiti, cerca di riutilizzare barattoli e vasetti e, se non è possibile, smistali nella raccolta differenziata
  2. mano a mano che li finisci, cerca di rimpiazzarli con prodotti analoghi, ma solidi per i quali puoi acquistare delle “ricariche”, riutilizzandone il contenitore. Sul mercato, ci sono davvero moltissime soluzioni per
    • shampoo e balsamoLush, per esempio, ha una vasta scelta di prodotti solidi, tra cui Honey I washed my hair che può essere tenuto nella scatolina in metallo dove mettere quello nuovo, una volta finito. Ha una buona durata e se viaggi molto è anche decisamente comodo, perché occupa poco spazio. La scelta è ampia anche per i balsami, tra cui American cream illuminante e riparatore.
      Se non sei un’amante dei prodotti Lush, ti consiglio di provare i prodotti di Officina naturae. Anche qui, puoi trovare sia lo shampoo solido, come quello alla castagna e betulla, che il balsamo, sempre alla castagna e betulla.
    • bagnoschiuma e detergente viso. Officina naturae ha dei kit che potresti utilizzare come prova. Io ho questo (regalo di Natale super apprezzato).
      Anche Officina naturae ha dei
      barattolini in alluminio in cui mettere i tuoi prodotti solidi, da riutilizzare ancora e ancora.
    • crema corpo. Io ho provato l’olio solido di Stai Bene Cosmetica con profumazione Ambra e mi è piaciuto moltissimo.
    • dentifricio e colluttorio. Per la pulizia dei denti esistono diverse scelte:
  3. sostituisci gli spazzolini in plastica con altri più sostenibili, quali, ad esempio quelli
    • in faggio biodegradabile, dove le setole possono essere staccate dal manico mettendole nel residuo, mentre il manico può essere smaltito coi rifiuti organici
    • in bamboo, come questi, dove è possibile fare un abbonamento che ogni 1/2/3/4 masi (a tua scelta) ti mandano quello nuovo
    • in biopolimero come quelli di Tio che è in due parti, una riutilizzabile e una da sostituire periodicamente. Viene prodotto utilizzando delle piante trasformate in bioplastica ecocompatibile.
      Per maggiori dettagli su quale spazzolino scegliere, ti suggerisco di leggere il post scritto da Tatiana, igienista dentale, sul suo blog.
  4. smetti di utilizzare prodotti usa e getta quali
    • assorbenti interni ed esterni. Passa alla coppetta mestruale. Serve qualche ciclo per capire bene come inserirla e toglierla, ma una volta fatta pratica è decisamente comoda! Fatta in silicone medicale, diversamente dagli assorbenti interni non contiene sostanze chimiche. E’ riutilizzabile e quando è inserita non si vede e non si sente… tanto che io spesso me la dimentico. Ci sono diverse marche, io mi trovo molto bene con Mooncup (accorciando un po’ il gambo) e non sento assolutamente la mancanza degli assorbenti tradizionali.
    • dischetti struccanti. Ci sono ormai moltissime alternative lavabili quali:
      • i dischetti struccanti di PiliPili in cotone biologico certificato GOTS o in microfibra di Lamazuna 
      • le manopole detergenti lavabili. Io mi trovo molto bene con queste, anche se ho qualche dubbio rispetto allo smaltimento della manopola. Ammetto che non sono riuscita a capire, visti i filati particolari se sono sostenibili o meno, però sono riutilizzabili e non servono detergenti o prodotti struccanti, basta passarle sul viso bagnate e il make up viene via, rimmel compreso
    • spugne sintetiche. Come alternativa alle spugne classiche ci sono:
      • la spugna di luffa, una specie di zucchina che una volta essiccata può essere usata come spugna con un effetto esfoliante. Volendo potresti provare a coltivarla tu stessa (qui trovi i semi e qui le indicazioni per coltivarla e ricavarne delle spugne).
      • la spugna Konjac, ricavata da un tubero che cresce in Asia è 100% naturale, biodegradabile e in grado di eliminare impurità e sebo anche senza detergenti. Può essere al naturale o arricchita con argilla (rossa, rosa o verde), camomilla, thè verde, aloe ecc. a seconda del tipo di pelle.

Cambiare le proprie routine non è mai facile, ma procedendo per gradi, è possibile. Con queste quattro tappe libererai il tuo bagno da molta plastica. Non riuscirai ad eliminarla del tutto, ma già così darai un notevole contributo.