5 suggerimenti per affrontare un trasloco se non sei come Harry e Meghan

Ormai è una notizia trita e ritrita: i duchi di Sussex, Harry e Meghan, hanno lasciato il castello per iniziare una vita a tre il più lontano possibile dalla Royal Family. In proposito ognuno la può pensare come vuole. Io sono dell’idea che sia ancora valido il detto “tra moglie e marito, non mettere il dito” e se questa decisione li fa felici, è giusto che la portino avanti e facciano di tutto per poterla realizzare.

La coppia, non più reale, ha deciso di trasferirsi in Canada ed è evidente che questa decisione ha comportato un trasloco. Nulla di paragonabile ai traslochi di noi comuni mortali e sicuramente sarà stato fatto col sorriso stampato bene in faccia, sia perché difficilmente se ne sono occupati direttamente loro, sia perché per loro trasloco = libertà 🙂

Ma se a fare il trasloco dovessi essere tu? Come affrontarlo nel migliore dei modi pur dovendolo affrontare in prima persona? Io, al momento, sono a quota quattro e l’ultimo è stato il più impattante, ma anche il più “semplice” logisticamente parlando. Perché? Perché avendo un bimbo di pochi mesi e con una serie di grandi elettrodomestici (lavatrice, asciugatrice, frigo e lavastoviglie) e mobili (letto, divano, 2 armadi, ecc.) da spostare, anziché farlo da soli ci siamo affidati a un’azienda locale di traslochi. Mai scelta è stata più azzeccata: la mattina ci siamo svegliati nella vecchia casa e la sera siamo andati a dormire in quella nuova dove tutti i nostri mobili erano già stati rimontati e posizionati. F-A-N-T-A-S-T-I-C-O!

Il trasloco pare sia considerato uno degli eventi più stressanti da affrontare nel corso della propria vita, con conseguenze emotive paragonabili a quelle create da una separazione o un lutto. Quindi, è vero, l’ultimo trasloco non lo abbiamo fatto a gratis, ma ti assicuro che non abbiamo avuto alcuna conseguenza emotiva devastante. Tutt’altro.

Quindi, sì, non sei come Harry e Meghan, ma mica per questo sei obbligata a fare tutto da sola. Di seguito i consigli che mi sento di darti, in base alla mia (piccola) esperienza:

1. Chiedi più preventivi con sopralluogo

Per scegliere l’azienda di traslochi è necessario chiedere più preventivi e per ognuno di essi deve esserci stato prima un sopralluogo. Non fidarti assolutamente di un preventivo telefonico basato solo sulle tue risposte a qualche breve domanda telefonica – c’è l’ascensore? a che piano? quanti elettrodomestici? quanti mobili? ecc. – perché per fare il preventivo è necessario che la ditta veda esattamente dove deve venire, valutando anche l’accessibilità dell’appartamento dalla strada, e verifichi le dimensioni dei vari mobili che dovrà spostare. Solo così si può avere un preventivo ad hoc evitando il rischio di veder fiorire spese extra non preventivate, perché in fase di preventivo al telefono alcuni aspetti non erano emersi.

2. Verifica le garanzie assicurative

Tutti i traslocatori hanno un’assicurazione vettoriale, ma oltre a questa devono avere anche una copertura per responsabilità civile verso terzi e una “all risk”. In questo modo, la copertura c’è sia in fase di trasporto dei mobili (vettoriale), che anche qualora si verifichino danni ad altre persone o cose (responsabilità civile verso terzi), che in caso di danneggiamenti fuori dal camion ai tuoi oggetti/mobili (all risk). Chiedi sempre qual è la copertura assicurativa specifica e falla inserire nel preventivo, non accontentarti di risposte elusive e poco precise.

3. Ditta di trasloco regolare e contratto scritto

Al giorno d’oggi pare ci siano molte aziende di traslochi abusive e che utilizzano lavoratori irregolari. Meglio verificare presso la Camera di Commercio che l’azienda di trasloco sia iscritta all’albo degli autotrasportatori. Fai anche qualche domanda all’azienda sul tipo di contratto fatto ai propri lavoratori: se hanno dipendenti a tempo indeterminato, hanno personale esperto che saprà smontare e rimontare tutto in maniera precisa e rapida, cosa che non può fare il lavoratore saltuario che prima, magari, faceva tutt’altro.

Assolutamente necessario firmare un contratto scritto in cui siano presenti tutte le voci pattuite, le condizioni, il tipo di assicurazione e di copertura offerta in caso di danni ed eventuali penali in caso di recesso. Gli accordi verbali lasciali per quando decidi di andare a mangiare una pizza con gli amici.

4. Utilizza le scatole fornite dal traslocatore

Una volta che hai scelto l’azienda cui affidarti, fatti fornire le scatole, la carta da imballo e il nastro adesivo. Lo so che ti può sembrare superfluo, perché quelle del supermercato sono gratis e disponibili sempre, ma ti assicuro che il risultato finale è molto diverso. Infatti, a meno che tu non voglia far imballare al traslocatore il tutto, se vuoi farlo tu, usare le scatole del traslocatore ti permetterà di mettere nelle scatole mano a mano tutti i tuoi oggetti e impilare una scatola sull’altra in una stanza che userai come magazzino fino al giorno del trasloco. Così facendo potrai:

  • fare delle vere e proprie torri senza rischiare di fartele crollare addosso, ottimizzando lo spazio al massimo (magari non farle altissime, ok?)
  • sapere esattamente il numero di scatole piccole, medie e grandi che partono dalla casa vecchia e devono arrivare a quella nuova
  • scrivere per bene su ogni scatola il contenuto e la stanza dove andranno messe in casa nuova

Noi avevamo imballato tutto, tranne i vestiti appesi negli armadi. Quelli, infatti, il giorno del trasloco sono stati messi su appositi stand spostando direttamente gli appendini dall’armadio.

5 Inizia per tempo e dividi

Se sai già la data del trasloco, non appena firmi il contratto fatti fornire scatole e nastro in modo da poter iniziare a imballare tutto per tempo. Spostare tutti gli oggetti da una casa ad un’altra non è uno scherzo, ma è anche l’occasione per valutare se ci sono cose di cui puoi fare a meno. Procedi stanza per stanza, dividendo in:

  • quello che è da buttare (raccolta differenziata e discarica),
  • quello che puoi rivendere (subito.it o il market di facebook) o regalare
  • quello che vuoi portare in casa nuova

Io, lo ammetto, non sono molto brava sul decluttering, ma ci sto lavorando e confido in un netto miglioramento! Però, lo ammetto, nel quarto trasloco sono arrivate delle scatole con oggetti che erano stati imballati ancora nel primo e spostati da un garage all’altro in quelli successivi… ma arrivati qui, c’è stata la svolta: aperti tutti, eliminato il superfluo e tenuto una minima parte.

Se ce l’ho fatta io, ce la puoi fare anche tu!